Su di me

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Nel 2013, ho fondato insieme a Luca Gioberti: Fast-Mind un gruppo artistico con l’obbiettivo di far dialogare artisti ed unirli in progetti comuni, sfruttando i benefici tecnologici attuali che permettono di ridurre distanze e confini geografici. La volontà è di creare un nesso tra persone, situazioni e discipline differenti nel mondo dell’arte e non solo, per questo il claim del gruppo è: “involving art nexus”.

L’idea è nata dal voler contrastare il forte individualismo che contraddistingue il mondo artistico attuale e ritrovare quell’unione di intenti tecnici e concettuali che hanno coinvolto e creato le avanguardie storiche, permettendo di accrescere i singoli ma al contempo proiettare la stessa arte nel futuro.

Il nome Fast-Mind nasce dall’idea che la velocità e la mente siano due componenti che contraddistinguono la contemporaneità e sono necessarie per sviluppare la nostra idea di arte, perchè una mente veloce è una mente elastica, agile, adattiva e ciò permette di percepire nel presente ed attuare in corso d’opera, i cambiamenti necessari per lo sviluppo del nostro futuro. Pensiamo che l’evoluzione artistica e di conseguenza quella umana ci abbia portato a concepire inevitabilmente l’arte in una maniera differente rispetto al passato, potenziando quello che ci può trasmettere perché va a unire la dimensione fisica con quella psicologica, superando così il conflitto tra tecnica e concetto nel processo creativo; pensiamo che nel XXI secolo l’arte vive nella nostra mente tanto quanto prima viveva solo nei nostri occhi.

ManiFast-Mind

Molto della mia idea di arte si ritrova all’interno del manifesto artistico di Fast-Mind che può considerarsi esso stesso un opera, oltre che il primo lavoro collettivo ed il più rappresentativo del gruppo. Nel manifesto si trovano 8 punti che rappresentano la nostra idea di arte e i concetti da cui partire per poterla sviluppare.

Vogliamo lottare contro lo snobismo dei critici accademici tanto quanto l’ignorante ed il qualunquismo di chi non sa o non vuole dar valore alle proprie emozioni di fronte ad un’opera, performance o ad un progetto. Ci opponiamo all’attitudine del fare l’artista per forza, ma allo stesso tempo riconosciamo che la creatività non è solo dominio dell’artista, ma piuttosto un modello mentale che permette lo sviluppo di un’intelligenza multidirezionale che può incorporare ogni disciplina.

L’arte, priva di definizione, ci accompagna dalla notte dei tempi attraversando la storia dell’umanità, è parte integrante dell’uomo ed è il linguaggio sviluppato dalla nostra mente e dal nostro cuore.

L’innovazione oggi è tanto rapida quanto noi nell’abituarci ad essa, motivo per cui vogliamo rendere il nostro presente il più vicino e migliore futuro possibile in una relazione continua ed infinita.

L’arte ha una componente fondamentale nella soggettività, motivo per cui di fronte ad un’opera o una performance bisognerebbe interrogarsi principalmente sull’emozione che suscita in noi, più che sul perché della sua esistenza, sul nome dell’artista o sul valore di mercato dell’opera.

Trascendere l’innovazione è impossibile poiché essa esiste definita in se stessa e creata in funzione del prossimo, motivo per cui ci opponiamo con forza a chi cerca di fermare il naturale evolversi delle situazioni, credendo ,per timore dell’assoluto, di migliorare le proprie condizioni riferendosi solo al passato. Assumiamo però il compito di salvaguardare l’integrità del concetto che troppo spesso incorre ad una contaminazione, dettata dalla società consumistica e dalla presenza di masse facilmente influenzabile, che provocano così la trasformazione della naturale evoluzione in un mutare immobile.

Vogliamo liberare l’arte da tutti quei luoghi comuni, dai preconcetti e dalle mode che spesso l’ avvelenano, le cui cause si trovano principalmente nel mercato ma ancor più nel silenzioso e dannoso lavoro didattico che ci viene propinato fin dall’infanzia, dove giusta è sola la rappresentazione reale, la copia del vero e buona la tecnica accademica. Combattiamo l’attitudine che porta solo a riconoscere e non a conoscere.

Vogliamo contribuire a rendere già futuro questo presente, attraverso le nostre idee, i nostri progetti e la nostra arte.

tecnica e concetto sono due strade coesistenti che possono essere separate come incrociarsi facendosi condizionare l’una dall’altra, ma solamente lo spirito e la volontà dell’artista devono determinare l’intrapresa maggiore di una o dell’altra strada oppure di entrambe, senza coinvolgimenti esterni dettati da mode o tendenze. Ci rivolgiamo e ci scagliamo in antitesi a chi, pigro nell’allenare la propria sensibilità artistica o privo di semplice curiosità, giudica bello solamente ciò che eseguito tecnicamente bene. L’esaltazione artistica dentro di noi è la nostra guida.

Oltre che digitalmente e concettualmente il manifesto ha una sua forma concreta, realizzata su fogli A3 di carta riciclata da scarti alimentari, di cuoio o di alga lagunare. La lettura del manifesto prevede un ordine specifico comprensivo di un capovolgimento, che vuole essere un incentivo al lettore ad abituarsi ad una visione del mondo da lati differenti.

Come si legge il manifesto in versione cartacea.

Scarica il manifesto:

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